Eventi, problematiche e dati statistici generali

•  Venerdì 12 gennaio durante una riunione presieduta dal premier Dmitrij Medvedev i convenuti hanno discusso i problemi legati all’esecuzione del Bilancio federale del 2018 e per i 2 anni successivi. Inoltre hanno evidenziato i settori in cui è necessario accelerare la realizzazione dei piani economici e sociali. Il CdM – ha ribadito Medvedev – è pronto ad eseguire tutti gli obblighi sociali assunti dalle autorità e stanzierà dal Bilancio i finanziamenti dovuti. Sabato 13.01 Il Ministero del Lavoro e della Previdenza sociale ha pubblicato un progetto di legge in conformità al quale lo stipendio minimo in Russia sarà aumentato a 11.163 rubli, ovvero sarà pareggiato al minimo vitale, già dal 1o maggio di quest’anno e non dal 1o gennaio del 2019 come previsto circa due mesi fa.
  Il governo ha pubblicato i 4 piani approvati, relativi alla realizzazione dei provvedimenti e delle misure finalizzate allo sviluppo dell’economia digitale. Si tratta anche dell’elaborazione della loro base legislativa: quest’anno i parlamentari dovranno esaminare 46 ddl legati all’esecuzione del programma statale. Si prevede che il volume dei finanziamenti per i suddetti piani ammonterà a 521 mld di rubli: 171 mld saranno stanziati dal Bilancio federale e 350 mld di rubli da società e imprese private. Il presidente del gruppo Telecom Mikhail Oseevskij durante un incontro di lavoro con Vladimir Putin (15.01) ha rivelato come la grande società parteciperà alla formazione del programma “L’economia digitale”.
Nei prossimi 5 anni la società investirà oltre 300 mld di rubli nella realizzazione del programma summenzionato, in particolare nello sviluppo di numerose infrastrutture nelle regioni orientali del Paese e di canali di telecomunicazione per il “corridoio di trasporto Europa-Asia”. Mercoledì 10 gennaio la GosDuma (la Camera bassa dell’Assemblea federale) ha approvato in prima lettura un progetto di legge sull’uso dei principi della partnership pubblicoprivata durante la progettazione di software solamente da parte di società russe – (Rossijskaja gazeta (RG) del 15.01, pag.7; Kommersant (Kom-t) del 10.01, pag.2 e 10, e dell’11.01, pag.9; Izvestia e RG, pagine 2, di oggi 16 gennaio).
•   I giornali di oggi 16.01 hanno prestato molta attenzione alla tradizionale conferenza stampa del ministro degli esteri russo Serghej Lavrov che ha tratto un bilancio dello sviluppo della situazione internazionale nel 2017 – (le agenzie d’informazione del 15.01; RG, pag.8 – link, Kommersant, pag.6, Izvestia, pag.3, e gli altri quotidiani di oggi 16 gennaio).
•   Il Tribunale arbitrale della città di Mosca ha confermato con un suo lodo la legittimità delle importazioni parallele. Il Servizio Antitrust federale ha cercato di ottenere tale risultato da molti anni e adesso ha nuovamente sostenuto che la concorrenza in Russia aumenterà in seguito al suddetto lodo. Allo stesso tempo alcuni grandi investitori hanno espresso il parere che dopo la decisione del tribunale il volume degli investimenti potrebbe anche diminuire – (Vedomosti dell’11 gennaio, pag.4 – link). Negli ultimi giorni la Corte d’appello dell’Aja ha preso la decisione che soltanto lo Stato russo potrà usare i famosi brand di vodka Stolichnaya, Moskovskaja, ecc., durante le vendite in Belgio, in Olanda e nel Lussemburgo. La Corte ha stabilito inoltre che la compagnia Spirits International dell’imprenditore Jurij Shefler deve fermare le vendite della vodka Stolichnaya nei Paesi sopraindicati – (RG dell’11.01, pag.7).
•   La compagnia Watcom ha accertato che dal 25 al 31 dicembre il Shopping Index nei centri commerciali di Mosca è aumentato, nei grandi centri del 10% su base annua, ma sarebbe calato subito dopo l’inizio dell’anno nuovo. È curioso che molti operatori e retailers hanno evidenziato invece un aumento del commercio anche nella prima settimana del 2018 grazie ai loro programmi di promozione e di animazione, ai considerevoli sconti, nonché al Festival natalizio e di Capodanno organizzato dal governo di Mosca – (Kom-t del 15.01, pag.10).

Economia

* Situazione generale:

  Il Servizio statistico federale (Rosstat) ha pubblicato i suoi calcoli con i dati destagionalizzati, dai quali risulta che nel terzo trimestre il Pil è aumentato soltanto dello 0,09% rispetto ai 3 mesi precedenti. A parere del settimanale Profil (№ 1 del 15.01, pag.7), questa cifra smentisce nettamente le affermazioni relative ad un aumento “stabile e sicuro” dell’economia nazionale. L’altro settimanale Expert (№ 3 del 15.01, pag.20-31 – link) ha pubblicato un’analisi approfondita della situazione macroeconomica nel 2017 e all’inizio del 2018. Gli autori dell’analisi hanno constatato che la previsione del Ministero dello Sviluppo Economico per l’anno scorso non si è avverata: il Pil del 2017 è aumentato non del 2,1% su base annuale ma solamente di circa l’1,4-1,6%. Gli analisti hanno sostenuto inoltre, come alcuni altri economisti ed esperti, che “una previsione della crescita dell’economia del 2% nel 2018 è troppo ottimistica. Tanto più che la crescita potrebbe essere anche negativa, qualora fossero realizzati i rischi a cui è sottoposta costantemente l’economia nazionale”. Expert ha ampiamente analizzato anche le principali direzioni degli investimenti avviati o sostenuti dallo stato negli ultimi 20 anni. A questo proposito si rileva il deficit di nuovi progetti d’investimento di respiro nazionale e per gli anni futuri si propongono l’ammodernamento del sistema dei servizi urbani e comunali, nonché la costruzione di infrastrutture per il trasporto.
  Il noto economista Jakov Mirkin nell’articolo scritto per il quotidiano governativo RG (10.01, pag.11) ha messo in rilievo che lo scorso anno “è stato per la Russia un periodo abbastanza favorevole, migliore dell’anno precedente”. A suo parere, il saldo positivo delle esportazioni superiore a $100 mld, la fine della contrazione della percentuale dell’UE nell’export russo (è di circa il 43% del totale degli scambi commerciali della FR) e alcuni altri fattori consentono di sviluppare “la struttura fondamentale dell’economia nazionale”. Però, – l’economista insiste spesso su questo aspetto – “la Russia necessita di una crescita economica non inferiore al 4% annuo”.
Nel descrivere alcuni aspetti dell’andamento dell’economia a dicembre i giornali hanno messo in rilievo l’opinione dei rappresentanti del grande business, secondo i quali l’attività delle loro società “è stata limitata dalla mancanza di capitale circolante e dai pagamenti mancati da parte dei contragenti”, nonché un miglioramento della situazione delle industrie della trasformazione. La stampa ha rivelato inoltre l’aumento dei prezzi della benzina (+7,3% nel 2017); attualmente un suo ulteriore incremento è trattenuto dall’avvicinamento delle elezioni presidenziali – (Kommersant del 15.01, pag.2, e dell’11.01, pag.1 e 9, ecc). Una ricerca effettuata dagli specialisti di Alfa-Bank ha mostrato un calo delle aspettative ottimistiche diffuse tra le PMI alla fine del 2017. Nel frattempo il governo ha approvato la diminuzione dei tassi d’interesse per alcuni crediti che saranno concessi alle PMI nel 2018 e ha elaborato una road map dello sviluppo del piccolo e medio business negli anni 2018- 2019 – (RBK del 22.12, pag.12-13; Kom-t del 9.01, p.2, e del 12.01, pag.2 – link).
  Il giornale governativo RG (10.01, pag.4 – link) ha pubblicato un sunto delle previsioni degli imprenditori relative alla dinamica dell’economia durante i singoli trimestri del 2018. In totale si prevede che il Pil crescerà dell’1,6-1,8% annuo e i redditi reali torneranno ad aumentare dell’1,2-1,5%.

* Settori e mercati:

  La rassegna delle pubblicazioni settoriali comincia oggi dall’approfondita intervista di Aleksandr Shokhin rilasciata a RG (16.01, pag.12 – link). Il presidente della RSPP (l’Unione degli imprenditori e degli industriali russi) ha espresso il suo parere sulla necessità di privatizzare gli attivi statali, su un aumento dell’imposta della pensione nell’ambito di una riforma del sistema pensionistico, sui dividendi pagati dalle compagnie e dalle banche statali, ecc. Nel parlare dei rischi dovuti alle sanzioni internazionali imposte a Mosca Shokhin ha espresso la speranza che l’Unione Europea “vada per la propria strada”. In un articolo pubblicato giovedì 11.01 RG (pag.4) ha messo in rilievo la ripresa del retail commerciale e dell’economia nei Paesi dell’UE e ha espresso l’opinione che un ulteriore miglioramento della situazione in Europa\ “potrà sostenere anche la crescita dell’economia russa”. A questo punto segnalo una conversazione di Vedomosti (9.01, pag.8-9) con Bruno Le Maire, Ministro francese dell’Economia e delle Finanze. Ha rivelato che il governo “sosterrà l’attività delle PMI francesi operanti in Russia” e che la Francia aspetta investitori e turisti russi. Secondo l’opinione del Ministro, “è importante tenere divise le decisioni politiche sulle sanzioni dalle possibilità e opportunità economiche”.
  Lo scorso anno il Servizio doganale federale ha individuato 40 mila ton di merci sottoposte alle sanzioni internazionali e controsanzioni russe. Circa 10.000 ton sono state distrutte, il resto è stato restituito alle società importatrici. Intervistato a questo proposito da Izvestia (9.01, pag.1, 4-5: link) Vladimir Bulavin, direttore del Servizio federale, ha notato che molti prodotti sottoposti alle sanzioni sono stati importati in Russia dal Kazakistan. Nell’illustrare i principali risultati del 2017 il direttore Bulavin ha rivelato che lo scorso anno il Servizio ha trasferito all’erario 4.500 mld di rubli, ovvero 50 mld di rubli in più rispetto al gettito annuale. Nel 2018 circa 45 mln di rubli saranno spesi per la creazione di un’infrastruttura doganale destinata al funzionamento del sistema tax free.
Il giornale Vedomosti (9.01, pag.3) è venuto a sapere come anche il settore industriale militare si stia preparando per affrontare un eventuale rafforzamento delle sanzioni americane contro le aziende russe. Negli ultimi 4 anni oltre il 60% dei russi intervistati dai sociologi ha sempre affermato che “la Russia deve continuare la sua politica nonostante le sanzioni”. Kommersant (11.01, pag.3) ha riferito che il gruppo industriale “Oboronprom” (fa parte della Corporazione statale “Rostekh”) cesserà la sua attività fra poco tempo, poiché “ha compiuto il consolidamento delle attività nei settori degli elicotteri e dei motori”. Le sue strutture affiliate – la holding “Elicotteri russi”, la “Corporazione Unita dei Produttori di motori – passeranno sotto la direzione di “Rostekh” durante quest’anno. Infine segnalo un articolo in cui RG di oggi (16.01, pag.7 – link) ha descritto un nuovo missile ipersonico: attualmente si stanno concludendo le ultime fasi di collaudo ma gli specialisti mettono già in risalto che sarà impossibile abbatterlo.
  Nell’edizione del 10 gennaio lo stesso RG (pag.14) ha pubblicato una conversazione con l’accademico Grigorij Trubnikov, viceministro dell’Istruzione e della Scienza. Nel rispondere alle numerose domande del giornale l’accademico ha caratterizzato l’attuale stato dei settori scientifici, ha raccontato del “Programma statale di sviluppo della scienza e della tecnica fino al 2025” e della costruzione in Russia di alcuni nuovi grandi centri scientifici.
  Il Servizio Antitrust federale ha evidenziato i settori economici con il maggior numero di cartelli. Si tratta prima di tutto dell’industria delle costruzioni, in particolare, di nuove autostrade, del mercato farmaceutico e di quello alimentare – (RG del 12.01, p.1-2: link).
  Negli ultimi giorni la stampa ha prestato attenzione alla situazione dei seguenti settori:
– la meccanica nautica: l’intervista al presidente della Corporazione Cantieristica Unita Aleksej Rakhmanov – (Expert № 3 del 15.01, pag.52-54 – link);
– il settore ferroviario: nel 2017 RZhD (le “Ferrovie russe” SpA) ha aumentato del 3,2% (su base annuale) il caricamento dei vagoni merci grazie all’aumento dell’esportazione di carbone e di cereali – (Kommersant del 10.01, pag.9);
– l’agricoltura: il settore deve trovare nuovi prodotti alimentari e aumentare la qualità della produzione; l’aumento dei prezzi del frumento esportato, ecc. – (Kom-t del 29.12, p.18, e del 15.01, pag.10; Expert № 3 del 15.01, pag.57- 59);
– la telemedicina: ha finalmente ricevuto lo status ufficiale di prestazione medica – (Kommersant del 12.01, pag.10);
– il mercato cinematografico: gli incassi dei film russi nel mercato interno in un anno sono aumentati del 50%; dal 2018 l’efficienza del sostegno statale all’industria sarà valutata prendendo in considerazione anche gli incassi all’estero – (Kom-t del 12.01, p.10; Expert № 3, pag.93-96).

Finanza, fisco, dogana, leggi, settore assicurativo

•  Lunedì 15 gennaio il corso del cambio del dollaro statunitense nei confronti delle valute mondiali è sceso verso il minimo di 3 anni fa. Gli specialisti hanno notato che il rafforzamento del rublo verso lo stesso dollaro non è stato tanto considerevole, poiché questo “non è stato consentito dal deficit della liquidità valutaria in Russia e dall’aumento degli acquisti in valuta da parte del Ministero delle Finanze della Federazione Russa” – (Kommersant del 16.01, pag.8).
•   Il settimanale Profil (№ 1 del 15.01, pag.25-31: link) ha pubblicato un’ampia rassegna in cui ha trattato i risultati del mercato finanziario russo nel 2017 e ha fatto un confronto della redditività dei vari investimenti.
•   Nel descrivere l’attuale situazione del settore bancario i giornali hanno riferito che: il Bilancio federale aiuterà le banche a sussidiare le Pmi nel 2018 – (RG del 9.01, pag.3);
12 grandi istituti di credito non dispongono di una stabilità sufficiente – (RG del 10.01, pag.4);
nel 2017 il 21% della popolazione russa ha preferito tenere i propri risparmi “sotto il materasso”, ma allo stesso tempo è gradualmente cresciuto il numero dei depositanti. Tra gennaio e novembre dell’anno scorso i crediti concessi dalle banche sono aumentati di 1.200 mld di rubli mentre il totale dei conti bancari è aumentato “solo” di 800 mld di rubli – (Izvestia, pag.4-5, e Vedomosti, pag.5, del 9 gennaio; RG, pag.3, e Kom-t, pag.1 e 8, del 10.01).
•   Stando ai risultati del 2017, il Fondo pensione non statale presso Sberbank è diventato leader del mercato per il numero dei partecipanti ai programmi pensionistici volontari. Tuttavia, è ancora abbastanza lontano dai leader del mercato per il totale delle sue riserve – (Kom-t di oggi 16.01, pag.8: il servizio è corredato da un diagramma specifico – link). Nell’edizione del 10 gennaio lo stesso Kommersant ha brevemente analizzato (pag.8) la dinamica del mercato dei fondi comuni d’investimento: in dodici mesi gli investitori hanno portato nei fondi di tipo aperto oltre 71 mld di rubli, il doppio degli importi degli anni precedenti.
•   Vedomosti (pag.11) e Kommersant (pag.8) di lunedì 15 gennaio hanno descritto l’andamento del mercato dei crediti ipotecari, constatando, in particolare, la delusione quasi totale delle persone fisiche non abbienti verso l’ipoteca in valuta. Secondo i giornali, i debiti accumulati dai cittadini che hanno dei crediti ipotecari, hanno raggiunto 5.000 mld di rubli. A parere di alcuni specialisti, nei prossimi 2 anni il totale dei debiti potrebbe raddoppiare ancora.

Russia – Italia

  “Sono provocazioni fatte apposta per distruggere i legami fra la Russia e l’Italia” – così Vladimir Putin è intervenuto direttamente per smentire le voci sulle famigerate “intromissioni russe nel voto italiano”. Lo ha dichiarato durante un incontro con i dirigenti dei mass-media russi svoltosi giovedì 11 gennaio nella sede del quotidiano “Komsomol’skaja pravda”. Appena sentita una domanda in materia il presidente ha categoricamente dichiarato: “Nessuna interferenza russa nelle elezioni italiane”.
E ha aggiunto: “In Italia esiste un consenso nazionale e politico sull’ulteriore sviluppo di relazioni multilaterali con la Federazione Russa. Per noi intrattenere buoni rapporti con l’Italia è molto importante, non avrebbe nessun senso rovinarli” – (le agenzie d’informazione dell’11.01; alcuni quotidiani italiani; Komsomol’skaja pravda, pag.2-4, RG, pag.2, e gli altri giornali del 12 gennaio).
  Il parere riportato del presidente Putin sui rapporti russo-italiani sarà senz’altro confermato durante il festival “Stagioni russe in Italia” inaugurato alcuni giorni fa a Roma, Napoli e in altre città italiane. Il Festival è patrocinato dal Governo della Federazione Russa e varato sotto la supervisione del Ministero della Cultura russo. È significativo che il relativo accordo è stato stipulato al novembre scorso durante un Forum culturale a San Pietroburgo. Ora il programma del festival include 225 manifestazioni, meeting, incontri, dibattiti, spettacoli teatrali, film e concerti – (Internet, Kom-t del 15.01, pag.5)
  Infine segnalo a tutti i lettori il mensile Italia (№ 12-1: dicembre 2017- gennaio 2018) pubblicato alla vigilia dell’Anno Nuovo ma ancora reperibile presso qualche edicola non centrale di Mosca. È ricco come sempre di servizi, interviste, reportage, commenti e di altre pubblicazioni dedicate alle relazioni tra i nostri 2 Paesi e tra i russi e gli italiani. Nell’anno scorso la XVa Sessione del Consiglio russo-italiano per la collaborazione economica, industriale e finanziaria è stata una delle manifestazioni e conferme delle buone relazioni bilaterali. Nella sua relazione Rosario Alessandrello, presidente della Camera di Commercio italo-russa, citato dal mensile ha rivelato che le varie sanzioni “non hanno prodotto effetti significativi sull’attività commerciale delle compagnie italiane operanti in Russia”. Allo stesso tempo ha appoggiato le proposte di eliminare alcune restrizioni e ha ribadito l’aumento degli investimenti italiani nell’economia russa.
 Cari lettori, grazie per l’attenzione. 

Cordiali saluti.
A cura di Valerij Shvetsov
in collaborazione con Anita Mengon
e-mail: [email protected]
Telefono – cell: +7 (916) 531-04-45